Malazan Wikia


Maree di Mezzanotte è il quinto libro della serie Il Libro Malazan dei Caduti. E' stato pubblicato nel Regno Unito e Canada nel Marzo del 2004 e negli Stati Uniti nell'Aprile del 2007. In Italia è stato pubblicato da Armenia Edizioni per la prima volta nel 2008 e poi nel 2015 in una seconda edizione.

Trama[]

La riscoperta di un arcaico artefatto ormai dimenticato semina morte e distruzione nel mondo. Prosegue senza posa la guerra tra l'antica genia dei Tiste Edur e i Letherii,che hanno assoggettato tutti i popoli vicini, tranne i rivali.

Il conflitto, anche se rappresenta la continuazione di una battaglia tra esseri ancestrali, evoca in qualche modo il nostro mondo. Difatti la società dei Letherii segue scrupolosamente i dettami del libero mercato e molti dei suoi cittadini, a vari livelli, vivono al di sopra dei propri mezzi e si sono indebitati fino al collo.

I Tiste Edur, invece, hanno impostato la propria esistenza alla luce di concetti quali l'onore e lo spirito comunitario, ma la loro società rischia di crollare nel momento in cui viene a scontrarsi con la rapacità dell'espansionismo commerciale dei Letherii, che richiede instancabilmente nuove risorse oltre che nuovi sudditi da sfruttare.

Premessa[]

Dedica[]

A Christopher Porozny

Ringraziamenti[]

La mia più profonda gratitudine alla vecchia squadra Rick, Chris and Mark, per i loro commenti in anteprima su questo romanzo. E a Courtney, Cam e David Keck per la loro amicizia. Grazie come sempre a Clare e Bowen, a Simon Taylor e ai suoi compatrioti alla Transworld; a Steve Donaldson, Ross e Perry; Peter e Nicky Crowther, Patrick Walsh e Howard Morhaim. E allo staff del Bar Italia di Tony; questo è il secondo romanzo alimentato dal loro caffè

Mappe[]

Riassunto[]

[]

Libro Primo: Sangue congelato[]

Epigrafe

C'è una lancia di ghiaccio, da poco conficcata nel cuore della terra. L'anima al suo interno brama di uccidere.Colui che l'afferra conoscerà la morte. Ancora e ancora, conoscerà la morte.

La visione di Hannan Mosag


Libro Secondo: Prue del giorno[]

Epigrafe

Veniamo aggrappati al vento
della nostra giovinezza
trascinati sulle pietre di questa strada
logorati e appesantiti
dai vostri desideri.
E zoccoli non ferrati risuonano sotto le ossa
per ricordarci ogni
fatidico attacco
sulle colline che avete cosparso
di semi gelati
in questa terra morta.
Inghiottendo il terreno
e mordendo il freno
ci arrampichiamo nel cielo,così soli
nei nostri modi inquieti,
un dimenarsi di membra
e le stelle di ferro esplodono dai vostri piedi
sfidando l'urgenza
avvertendoci del vostro morso selvaggio.

Destrieri (Figli a Padri)
Fisher Kel Tath


Libro Terzo: L'ignoto[]

Epigrafe

L'uomo che non sorride mai
Trascina le reti nelle profondità
E noi veniamo chiamati per restare a guardare
Gli occhi sgranati nell'aria soffocante
Sommersi dal suono vibrante
Della sua temuta voce
Che ci parla di salvezza
Nel cibo della giustizia compiuta
E nel nutrimento posato sul tavolo
Dei nobili desideri
Ci racconta tutto ciò per affinare le lame
Della sua pietà eterna
Squartandoci l'addome
L'uno dopo l'altro.

Nel Regno del Sapere
Fisher Kel Tath


Libro Quarto: Maree di Mezzanotte[]

Epigrafe

I fratelli piangono la mia morte,tutto l'amore è polvere
La fossa è scavata nelle pietre ammonticchiate di lato
Lastre vengono sistemate sulle sponde,il muro grigio cresce
O beni posseduti disposti accanto al luogo del mio riposo
Tutti sono attirati dal villaggio, si picchiano il petto
Levano un lamento funebre con fili di cenere
Si graffiano le guance, ferite sulla loro carne
Il ricordo della mia vita è abbandonato
In ventagli di terra gettati da pale di legno
E se fossi qui pallido e trasparente come un fantasma
Al limitare della vita
Testimone di fratelli e sorelle svelati dalla perdita
Fantasmi di disperazione in questo verde prato
Dove gli antenati sono di guardia,avvolti in pelli
Io potrei restare immobile, gli occhi chiusi alla corsa dell'oscurità
E abbracciare la spirale dell'indifferenza
Contemplando, finalmente, ciò che esiste per essere lieti
Ma la mia carne è calda, il sangue nè fermo nè freddo nelle vene,
Il mio respiro si unisce a questo vento
Che trasporta questi finti lamenti,sono esiliato
Solo in mezzo ala folla e a un tratto invisibile
Le manifestazioni della mia vita alle quali volgono le spalle
I sussulti della loro volontà,e tutto l'amore è cenere
Dove io ora cammino, per il piacere di nessuno
La fossa è scavata,le pietre ammonticchiate,il muro grigio sale.

Esiliato
Kellun Adara


[]

Curiosità[]

  • Uno degli obiettivi di Erikson nello scrivere il romanzo era quello di creare una tragedia autonoma, un tipo di storia che secondo lui si sta estinguendo come forma d'arte. Dice che è il primo dei dieci libri originali Malazan che “è decisamente una tragedia con elementi fantasy, piuttosto che un fantasy con elementi tragici”, e che ha creato un precedente per l'intera serie e per il modo in cui voleva gestire la sua conclusione nel libro finale.[1]
  • Erikson dice che Maree di Mezzanotte è stato in parte ispirato da una vacanza in macchina da Winnipeg al Dakota del Sud. Durante le soste nei caffè lungo la strada e nelle stazioni di servizio, vide spesso esposte collezioni di punte di lancia che erano “l'eredità di... otto o novemila anni di occupazione [umana]” della regione. Era già interessato alla cultura dei Lakota Sioux e durante il viaggio ha acquistato libri su di loro nei musei.[2] Descrive una delle principali motivazioni di Maree di Mezzanotte come l'esplorazione della domanda: “Cosa sarebbe successo se i Lakota Sioux fossero riusciti a sconfiggere la cavalleria degli Stati Uniti e a marciare su Washington[3][2].
  • Maree di Mezzanotte è stato per Erikson il più facile dei libri Malazan da scrivere. Il libro "si è scritto da solo, è semplicemente venuto fuori".[4] Ha stimato che gli ci sono voluti tre mesi e mezzo per scriverlo.[5]
  • Secondo Erikson, scrisse parte di Maree di Mezzanotte su un processore di testo Psion 7.[6]
  • A Erikson piace lavorare ai suoi romanzi in luoghi pubblici. Maree di Mezzanotte è stato scritto al Italia a Winnipeg, Manitoba. Ha inoltre scritto La Casa delle Catene e I Cacciatori di Ossa, così come la parte finale di Memorie di Ghiaccio nello stesso posto.[7]

Link esterni[]

Note e riferimenti[]